Cin Cin di Nicosia Domenico - Meina, Provincia di Novara

carlo mor

Il Sig.Nicosia, in risposta ad altra recensione negativa di oggi giustifica la propria "scarsa affabilità", chiamiamola così, addebitandola al fatto di non conoscere l'idioma dell'ospite, il tedesco.

Ma sono stato alla vineria Cin Cin di Meina proprio oggi, e temo che la verità sia un'altra.

Arriviamo verso le 12.33.
L' esercizio è diviso in una parte commerciale destinata alla vendita, ed un'altra costituita da una veranda destinata alle consumazioni (vi sono anche alcuni tavoli interni, ma deserti in giornate di sole come oggi).
Quando entriamo il Sig.Nicosia (presumiamo sia lui) sta servendo diversi acquirenti e battendo alla cassa i prodotti venduti.
"Buongiorno, possiamo accomodarci?" chiediamo dopo qualche minuto di attesa, indicando la veranda.
"Quando potrò vi faccio accomodare io" ci ringhia in tutta risposta.
"Non si arrabbi, possiamo aspettare, non c'è problema, volevamo solo non ingombrarle inutilmente il negozio" rispondiamo. Mugugna qualcosa di incomprensibile, e dopo circa un quarto d'ora d'attesa, alle 12.47 ci dice finalmente di accomodarci.
Ci sediamo, aspettiamo di poter ordinare, ma dopo un minuto torna dicendo che i menù possiamo leggerli da soli perché sono appesi al muro.
Li leggiamo e vorremmo finalmente chiedere qualcosa da mettere sotto i denti (vi sono taglieri, panini e toast) ma non appena ci accingiamo a chiedere qualcosa ci blocca "non potete ordinare da mangiare, la cucina è già chiusa, alla una chiudiamo"

Date il non incoraggiante atteggiamento di premessa rinunciamo a cercare di spiegargli che sono le 12 e 48, per cui la una non è ancora scoccata.
Chiediamo solo "nemmeno un toast?"
"No" è la sua secca risposta.

Lascio perdere il fatto che fossimo in (maltrattata) attesa da mezzogiorno e mezza, e anche che non comprendiamo la logica di mantenere aperto un esercizio di ristorazione chiudendo la cucina prima della una, ma vorremmo veramente capire perché il Sig.Nicosia ci abbia fatto accomodare e ci abbia indicato i menù, in orario in cui il suo esercizio è destinato alla somministrazione di cibi, per non consentirci però di ordinare.

Lasciamo nostro malgrado il locale, ovviamente a bocca asciutta.
Il titolare non sembra dispiacersi, anzi ci pare di scorgere un sorriso di soddisfazione sul suo volto.
Alle 12 e 49 siamo di nuovo in strada.

Vi sono esercenti per i quali il cliente non è un'opportunità ma una seccatura.
A nostro avviso il recensore tedesco aveva perfettamente interpretato il linguaggio dei gesti.

Vincenzo Ferro

Serata indimenticabile.... bellissima la compagnia ottime le bottiglie.... proprietario simpaticissimo, la moglie di più!!! Grazie grazie

Massimiliano Dova

Un angolo meraviglioso e autentico dove si beve molto bene. I proprietari sono molto gentili e disponibili.

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